domenica 2 dicembre 2012

Helsinki

Ritorno a scrivere questo strambo diario di viaggio dopo qualche tempo e dopo alcuni viaggi, per conferenze, che non ho documentato per mancanza di tempo.

Tra i viaggi più recenti ci sono Madrid (SSSW, luglio 2012), Barcellona (Ottobre 2012 per la conferenza KEOD) e Palermo (per la conferenza BICA, acronimo coniato dal DARPA che sta per Biologically Inspired Cognitive Architecture).

Oggi scrivo da Helsinki. Sono stato inviato per un workshop su "conceptualization and ontological issues". Sono molto contento di questo invito. Non solo perché le spese sono coperte interamente dal dipartimento di fisica dell'università di Helsinki ma anche perché è arrivato in seguito al mio intervento a Barcellona (in cui ho presentato sostanzialmente il lavoro che sto facendo con Marcello Frixione). Tale intervento è piaciuto ad uno degli organizzatori di questo workshop (il fisico finlandese I. Koponen) e così ho ricevuto un grant come "invited visiting scholar" (il workshop è effettivamente molto interessante e in linea con i miei interessi).

Questo è il preambolo generale. Descrivo, adesso (in due parole perché sono le 24:00 di una giornata iniziata alle 4 del mattino) le peripezie tragicomiche che mi sono capitate oggi (2 dicembre 2012).

Dunque: per arrivare qui ho fatto la tratta Torino - Parigi - Helsinki.

Fatto nr 1: l'aereo che avrei dovuto prendere (alle 7.25 del mattino) non è partito da Torino perché, quando tutto era pronto ed eravamo tutti sull'aereo, un idiota che guidava un mezzo sulla pista dell'aeroporto ha inavvertitamente toccato la coda del velivolo rendendolo instabile.

Ovviamente è stato il delirio. Tutta la tratta è stata riprogrammata e sono partito tre ore dopo da Torino. Durante questa pausa forzata ho incrociato la mitica Eva Herzigova in aeroporto che si è presa un caffè al tavolino accanto a quello a cui mi ero appoggiato. 1-1 (mi sono detto). Palla al centro.

Salito sul nuovo aereo si siede vicino a me una ragazza che è una ginnasta ungherese di livello internazionale (è tra le prime 20 del mondo nella sua specialità, pluricampionessa nazionale e ha partecipato a mondiali ed europei ma ancora non alle Olimpiadi per varie vicissitudini). Si chiama Dora Vass e facciamo due chiacchiere. Insomma: il volo trascorre piacevolmente. 2-1 per me dico.

Mentre lo dico mi accorgo che l'arrivo a Parigi è in ritardo rispetto a quanto previsto e che non riuscirò mai a prendere la coincidenza con Helsinki. Io ci provo lo stesso:  appena sceso dall'aereo corro come un matto per prendere il bus N2 dell'aeroporto Charles de Gaulle di Parigi. Scendo al nuovo terminal, altra corsa. Vedo nei monitor che danno il mio volo ancora come "boarding" e prendo coraggio. Raggiungo il  "mio" gate (che dovrebbe essere già chiuso da circa 35 minuti) e incredibilmente riesco a prendere l'aereo per Helsinki. Grande soddisfazione. 3-1 per me.

Arrivo ad Helsinki: - 18 gradi (3-2) e valigia smarrita chissà dove (3-3). Disperato mi dirigo (dopo aver fatto le procedure di reclamo ad Air France) all'albergo che mi hanno prenotato i finlandesi . Ora sono in quest'albergo senza bagagli. Nei prossimi giorni (se non arriva il mio bagaglio) dovrò fare un po' di spesa almeno per il minimo indispensabile.

Questo è quanto. Un pareggio sofferto. Una partita durissima. E domani inizia il workshop...

Aggiornamento: bagaglio arrivato dopo 2 giorni ma nel frattempo avevo già acquistato tutto il necessario che mi sarà rimborsato da AF.

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